CINTA MURARIA COMPARTO PASSALACQUA – VERONA
Verona rappresenta in modo eccezionale il concetto di città fortificata in più tappe, caratteristico della storia europea. Nel suo spazio urbano e suburbano sono visibili ancora oggi, come in un atlante architettonico, opere monumentali che formano un repertorio di quasi 2.000 anni di storia dell’arte della fortificazione. La cinta muraria urbana, nel suo assetto definitivo, ha uno sviluppo di oltre nove chilometri e occupa quasi cento ettari con le sue opere: torri, cortine, rondelle, bastioni, fossati, terrapieni, spalti. Nessuna città in Europa possiede opere di fortificazione più interessanti, per estensione, qualità artistica, tecnica e per campionario, rappresentando un compendio reale di fortificazioni, dall’età romana alla fine dell’800. Le mura oggetto del presente intervento hanno uno sviluppo longitudinale complessivo di circa 1700 m, alcune porzioni murarie si addossano a dei terrapieni, altre sono parte di edifici interrati o seminterrati che avevano funzione militare, mentre altre porzioni ancora sono dei muri liberi. A circa metà dello sviluppo totale, la continuità muraria è interrotta da Porta Campofiore. Gli ingressi all’area di intervento attraverso le mura sono dai due fornici di Viale dell’Università e dalla già nominata Porta Campofiore, ad oggi chiusa da cancello.
STATO DI CONSERVAZIONE
Il degrado che interessa le superfici è diversificato in relazione alla tipologia del materiale e alla localizzazione, soprattutto in relazione alla diversa esposizione dei prospetti. L’abbandono e la mancata manutenzione hanno provocato il proliferare della vegetazione infestante. I giunti delle murature sono spesso assenti o consunti dalla vegetazione.
COMMITTENTE
Amministrazione comunale di Verona
DATA
2010-2018
CATEGORIA
Progetto di conservazione
LUOGO
Verona
Il Progetto
CARATTERISTICHE DEL PROGETTO
La fase della conoscenza, preliminare al progetto, si è articolata in diverse fasi nodali. Una storico critica, analizzando tutto il materile cartografico e descrittivo presente negli archivi. In secondo luogo, approfondendo la materia dell’oggetto di intervento, rielaborando sui grafici dei prospetti, tutte le diverse tipologie di materiali e trame murarie che caratterizzano lo svolgersi delle mura.. Ed infine una strutturale (georadar, analisi soniche, endoscopie) svolta nei punti significativi e critici delle Mura, che sono emersi grazie all’interpretazione delle analisi precedenti. Il progetto di intervento si suddivide in due fasi principali: una prima, fase di pulitura e messa in sicurezza, ha come obbiettivo quello di effettuare tutti gli interventi ritenuti propedeutici alle successive operazioni di conservazione, e prioritari per rendere i manufatti in sicurezza . La seconda, di conservazione e consolidamento, comprende, tutti gli interventi atti a garantire la sopravvivenza il più possibile autentica dei materiali e delle strutture senza togliere loro la caratteristica patina del tempo.
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Il Cantiere
INTERVENTI TECNICI
Sono in corso i lavori di cui al Lotto 1 (da Porta Vescovo al Bastione delle Maddalene). Gli interventi prevedono il consolidamento e la conservazione delle strutture verticali e dei relativi paramenti. Sono state eseguite una serie di indagini e prelievi al fine di integrare i materiali esistenti con altrettanti analoghi per composizione e colorazione. Gli interventi di consolidamento strutturale sono concentrali principalmente sui setti murari che non costituiscono terrapieno. In molti casi sono infatti presenti fuori piombo o cedimenti fondazionali. Gli interventi prevedono l’inserimento di catene di contenimento e cerchiatura. Un importante intervento è costituito altresì dall’impermeabilizzazione del Bastione delle Maddalene e dal drenaggio perimetrale, eseguito mediante la sovrapposizione di strati di tessuto non tessuto, sabbia, e ghiaia di diversa dimensione.