BUCINTORO DI VILLA DELLA TORRE
Il cosiddetto “bucintoro” è un ninfeo posto alla sommità della collina che sovrasta Villa della Torre e costituisce elemento costitutivo del complesso del palazzo. Si tratta di un volume interno cilindrico coperto da una cupola, che doveva fungere da punto di raccolta e serbatoio delle acque. L’architettura di questo ninfeo è solida e fondata su una pianta circolare, attorno alla quale si alternano ritmicamente vuoti e pieni costituiti da quattro sezioni di muro, ospitanti nicchie, che sostengono il giro dell’architrave. Quest’ultimo elemento si evidenzia sulla scabrosa superficie dell’interno, separando il volume cilindrico del vano da quello semisferico della cupola. Allo stesso modo alcune cornici orizzontali sottolineano l’imposta delle centine delle nicchie. Sull’architrave si sostiene la cupola formata da irregolari pietre naturali sapientemente connesse e raccordate al centro da un mascherone di Giove Ammone. I vani di risulta sono occupati da sedili, disposti attorno al punto di caduta dell’acqua. Le pareti interne sono inoltre incrostate con tufi e conchiglie, disposti ad amplificare il riverbero dell’acqua.
STATO DI CONSERVAZIONE
L’abbandono e la mancata manutenzione hanno provocato il proliferare della vegetazione infestante sia all’interno che all’esterno del fabbricato. I giunti delle murature sono spesso assenti o consunti dalla vegetazione. La cupola grava in condizioni di parziale dissesto a causa dello scivolamento di alcuni elementi.
COMMITTENTE
Privato
DATA
2012
CATEGORIA
Progetto di conservazione
LUOGO
Fumane – Verona
Il Progetto
CARATTERISTICHE DEL PROGETTO E DELL’INTERVENTO
Il progetto è stato preceduto dal rilievo delle strutture e del relativo stato di conservazione. Sono quindi stati differenziate le patologie di degrado rispetto a quelle di dissesto, in modo da procedere con una sequenza di interventi completa ed efficace. Gli interventi sono sempre caratterizzati dalla volontà di conservare materiali e logiche strutturali esistenti, preservando la materia e integrando gli elementi strettamente necessari.
Il Cantiere
Oltre alla necessità di interventi di conservazione sulle strutture verticali in pietra, si riscontrano situazioni preoccupanti per quanto riguarda la volta eseguita sempre in pietra. Si prevede pertanto di eseguire un consolidamento diffuso, previa sigillatura delle fessurazioni con malta a basso contenuto di sali solubili, tramite iniezioni puntuali di malta fluida a base di calce idraulica. Tale intervento dovrà essere effettuato sia dall’intradosso che dall’estradosso dove le lastre lapidee esistenti dovranno essere preventivamente rimosse al fine di eseguire la bonifica dell’estradosso e le successive iniezioni. Quindi si prevede di effettuare uno strato di protezione estradossale con malta a base di calce e cocciopesto e la riposa delle lastre lapidee opportunamente sigillate con malta a basso contenuto di sali solubili.