Significativo esempio di cascina rurale del territorio bresciano con annessi rustici, giardino e ex brolo, organizzati in forma di corte chiusa, si trova nella piana di Cunettone poco prima di Salò. Il nucleo primitivo, architettonicamente modesto, è cinquecentesco, la fabbrica si è accresciuta dal XVII secolo in poi progressivamente e in ogni epoca, senza particolari connotazioni artistiche salvo la Chiesa che con il suo ciclo di affreschi settecenteschi denuncia chiaramente il periodo di appartenenza.

STATO DI CONSERVAZIONE

Tutti i corpi di fabbrica erano abbandonati da moltissimi anni e alcuni strutturalmente pregiudicati e inutilizzabili, se non prossimi al crollo. Molto degradati erano sia agli affreschi della Chiesa sia quelli della porzione più antica che soffrivano per le infiltrazioni dalla soprastante copertura.

STUDI E ANALISI

Oltre alle consuete analisi sulle caratteristiche fisico-chimiche e del degrado delle pellicole ad affresco e dei marmorini ritrovati all’esterno nel nucleo più antico sono stati particolarmente approfonditi gli studi  sul carattere logico-funzionale della Cascina. Approfondimenti storici circa l’evoluzione nel tempo e schemi funzionali elaborati sullo stato attuale sono stati gli elementi tramite i quali si è riusciti a capire le caratteristiche architettoniche del manufatto per inserirvi una nova distribuzione in modo rispettoso e non dirompente.

CARATTERISTICHE DEL PROGETTO

Il complesso degli edifici possiede una volumetria di circa 8.500 metri cubi e le richieste erano quelle di inserirvi delle unità abitative di tipo residenziale turistico di alto livello. Il tema, assai stimolante per i molteplici risvolti progettuali che possedeva,  è stato affrontato cercando in prima istanza di far “parlare la struttura” cioè adattare le nuove residenze agli spazi storici della cascina, poi di progettare degli interventi tecnici a misura senza sopprimerla con consolidamenti esagerati, con rinnovi ingiustificati oppure con rivestimenti o finiture incompatibili. Il risultato è stato un felice connubio tra le istanze d’utilizzo della proprietà e i valori culturali da conservare. Si è riusciti a inserire 20 unità abitative di varie tipologie e metrature ognuna diversa dall’altra, ognuna con particolari caratteri quali i solai antichi conservati, la volta in pietra o le murature a vista, le strutture originali del tetto che sono state consolidate, ecc. Coronano il grande edificio il parco, che è stato particolarmente curato, un grande parcheggio interrato e la piscina.  È stato forse uno tra i più riusciti lavori di compromesso positivo tra le necessità imprenditoriali dell’investitore e quelle di un restauro compatibile e conservativo.