CHIESA DI S.ANNA
E’ una piccola ma particolarissima Chiesa della metà del XIV secolo adiacente all’ingresso principale dell’abitato di Sirmione del Garda. In origine era costituita solo da una piccola cappella,l’attuale abside, adibita al servizio religioso della guarnigione del castello del quale ha inglobato alcuni merli difensivi ancor’oggi visibili lungo il prospetto Sud. In quell’epoca la chiesa si chiamava “S.Maria in Castro”, poi Beata Vergine al Ponte ed infine S.Anna. Nel XV secolo il presbiterio viene riccamente decorato con volta a crociera e nel XVII secolo si realizza la navata oggi coperta con volta a botte coevo è il ciclo degli affreschi poi coperti da scialbi e riscoperti nel 1919 in seguito ad interventi di restauro
STATO DI CONSERVAZIONE
Erano presenti rilevanti fenomeni sia di degrado delle finiture sia di dissesto delle strutture. Il degrado interessava tutte le superfici in modo diversificato in relazione alla tipologia del materiale e alla localizzazione, in particolar modo sul prospetto prospiciente il Lago di Garda. Il quadro fessurativo e i dissesti, causati da cedimento del terreno sottostante, erano impressionanti e investiva tutta la fabbrica che “scivolava” verso il lago in modo progressivo.
COMMITTENTE
Parrocchia di S.Maria della Neve
DATA
2003-2005
CATEGORIA
Progetto di conservazione, di consolidamento e adeguamento tecnologico
LUOGO
Sirmione – Brescia
Il Progetto
STUDI E ANALISI
Per diagnosticare con precisione le ragioni del dissesto statico che minacciava di far crollare l’intera Chiesa sono state svolte analisi con georadar, martinetti piatti, endoscopia, fotografie subacquee, prove penetrometriche. Inoltre per approfondire il degrado delle superfici sono state svolte analisi dei materiali e del loro stato di conservazione.
CARATTERISTICHE DEL PROGETTO E DELL’INTERVENTO
Il progetto si è posto come obiettivo immediato quello di evitare il crollo della facciata a Lago soggetta a cedimenti progressivi e percepibili a volte anche nell’arco della giornata progettando attentamente opere provvisionali interamente reversibili. Successivamente con una serie di interventi coordinati si è ideato un complesso consolidamento strutturale che partendo dalle fondazioni (spesso inesistenti) arrivasse progressivamente alle strutture in elevazione. Particolare impegno è stato profuso nella progettazione di tecniche e di processi di cantiere che massimizzassero la conservazione autentica dell’integrità materiale di tutta la fabbrica
Il Cantiere
Si sono realizzate fasciature verticali ed orizzontali di tutte le strutture di fondazione e dei paramenti murari mediante l’applicazione di reti in fibra di carbonio con malta idraulica pozzolanica. Si sono consolidate le fondazioni del prospetto a Lago attraverso l’infissione di micropali i soprastanti muri a sacco sono stati sostenuti con complicate opere provvisionali a sbalzo sul Lago e quindi sono state iniettate malte fluide.
Sulle superfici si è intervenuti con l’asportazione manuale dell’intonaco cementizio e degradato, lo scuci-cuci della muratura, il consolidamento superficiale delle microfessurazioni, la pulitura di depositi superficiali parzialmente aderenti, la stilatura della malta di allettamento mancante nel paramento esterno a vista . All’interno per risanare le murature dall’umidità di risalita si è applicato un intonaco macroporoso deumidificante e di uno strato di finitura realizzato con intonachino a base di calce aerea e idraulica naturale bianca e sabbia di fiume. Per la necessità di dotare la Chiesa di impianti tecnologici si è realizzato un impianto di riscaldamento a pannelli radianti sotto al pavimento che è stato rinnovato con un battuto a base di cocciopesto.