CHIESA DI S.BARTOLOMEO
La chiesa di S.Bartolomeo vanta origini antiche (già nel XV secolo è citata nei “Rationes Censum et Decimarum”) anche se, a seguito di consistenti interventi di restauro e manutenzione, l’attuale ultima struttura è ascrivibile al XIX secolo. La facciata, caratterizzata da un impianto a capanna con paramento in laterizio a vista, palesa all’esterno la gerarchica geometria della navata principale e delle ali laterali. L’uniformità del paramento in cotto è arricchita dalla ripartizione introdotta dalle lesene con profili e capitelli perimetrali leggermente aggettanti e dal chiaroscuro introdotto dalle ghiere ad archetti a tutto sesto di coronamento dei sopraluce delle aperture principali. Il disegno architettonico è attribuibile al medico-architetto Achille Voghera, figlio del più noto architetto Luigi, che negli anni ’50 del XIX secolo apporta un importante intervento di restauro sia sulla facciata che sul campanile.
STATO DI CONSERVAZIONE
La facciata ha subito nel corso degli ultimi decenni ulteriori interventi di manutenzione, dettati dalla necessità di risolvere degradi evidenti piuttosto che con l’intento di proteggere il manufatto dagli agenti atmosferici. Gli esiti di queste operazioni non sempre hanno apportato benefici ai materiali in opera; ne è chiara dimostrazione la situazione del basamento perimetrale le cui fughe tra i mattoni sono state nel tempo sostituite con malta a base cementizia che, oltre a risaltare in modo dirompente e stonato rispetto alle sigillature color terra dell’insieme, costituiscono fonte di ulteriore degrado per la muratura stessa.
COMMITTENTE
Parrocchia di S.Bartolomeo
DATA
2010
CATEGORIA
Progetto di conservazione
LUOGO
Vescovato – Cremona
Il Progetto
CARATTERISTICHE DEL PROGETTO
La facciata è stata quindi dapprima rilevata con metodi di fotogrammetria semplificata, successivamente il fotopiano elaborato è stato funzionale all’individuazione dei materiali e al loro stato di conservazione. Tutte le patologie di degrado sono state poi annotate sulla restituzione geometrica del prospetto, associando ad ogni materiale un colore e caratterizzando con retinature diverse le differenti tipologie di degrado (secondo le Raccomandazioni NORMAL 1/88).
Il Cantiere
INTERVENTI TECNICI
La prima operazione effettuata è stata la pulitura, eseguita mediante spray di acqua deionizzata a bassa pressione, quindi si è proseguito dove necessario ad applicazione di sostanze biocide ad ampio spettro a base di sali di ammonio, e dove presenti efflorescenze saline si è effettuata l’estrazione dei sali solubili con impacchi a base di acqua demineralizzata. L’intervento più delicato è stato comunque individuato nell’asportazione delle stilature cementizie e nel conseguente allettamento con malte idonee.