PALAZZO BRUNENGHI
E’ un’assieme assai articolato di diversi corpi di fabbrica, siti in un piccolo centro storico, Castelleone, in provincia di Cremona, che racchiudono, all’interno di un grande lotto rettangolare, una corte centrale e uno scoperto incolto; la conformazione delle varie volumetrie è a “C” molto allungata. Emerge tra queste diverse architetture, impostandosi sul lato corto, il corpo principale del Palazzo che si attesa sulla via Roma e definisce il prospetto più importante della corte. Il Palazzo Brunenghi si fa risalire al 1500 e la sua storia è strettamente legata alle commendae terrae e fabbricae di proprietà ecclesiastica che nel Medioevo venivano donate in premio ai Cavalieri meritevoli appartenenti agli ordini religiosi. Storicamente la genesi è un continuo crescere e modificarsi di volumi che in ogni epoca hanno subito profondi cambiamenti, anche se il corpo principale del Palazzo non ha subito modifiche sotto la proprietà Brunenghi dal settecento agli anni sessanta del secolo scorso.
STATO DI CONSERVAZIONE
Il blocco principale, quello del Palazzo e degli edifici attigui, era in buono stato generale di conservazione per la continuità di utilizzo del museo e della biblioteca. I corpi di fabbrica localizzati verso le estremità della corte erano invece abbandonati da tempo e totalmente degradati.
COMMITTENTE
Amministrazione Comunale di Castelleone
DATA
2004-2009 I Lotto
2018 II Lotto
CATEGORIA
Progetto di riuso, di consolidamento e di nuovi volumi
LUOGO
Castelleone – Cremona
Il Progetto
STUDI E ANALISI
In relazione ai fini generali del progetto che presupponeva una riorganizzazione generale delle funzioni e degli utilizzi attuali si sono privilegiate analisi e studi di carattere funzionale e storico evolutivo approfondendo in particolar modo i rapporti logici dei percorsi interni e con la corte centrale.
CARATTERISTICHE DEL PROGETTO E DELL’INTERVENTO
Il progetto ha avuto molteplici finalità: quella di estendere e riorganizzare la biblioteca con nuovi depositi e sale consultazione, passando dagli attuali 10.000 volumi a oltre 50.000; di ripensare i due musei quello archeologico e quello malacologico e quello di riconfigurare gli spazi ad uso sociale delle associazioni polivalenti. Per attuare tale ambizioso programma il progetto è stato suddiviso in più lotti compatibili con avanzamenti funzionali diversi, legati al reperimento delle risorse economiche. Culturalmente tutti gli interventi legati all’ideazione dei nuovi usi e tutti gli interventi tecnici s’inquadrano nella cultura conservativa che tenta di massimizzare il mantenimento della documentazione storica Gli interventi previsti nel primo lotto sono quegli indispensabili alla biblioteca che è prevista espandersi nell’interrato, nel corpo ricostruito e nell’ala nord.
Il Cantiere
Sono previsti tutti gli interventi contro l’umidità di risalita capillare, i consolidamenti statici di fondazioni, murature e solai e la chiusura dei grandi archi del portico per ottenere una nuove e integrativa sala di lettura. Oltre al rinnovo degli impianti tecnologici sono previsti interventi di isolamento e coibentazione dei tetti.