PALAZZO MONTI
Il complesso architettonico è localizzato alla base del Monte San Pancrazio a Montichiari, in sommità al quale c’è l’omonima Chiesa ricca di simbologie e storia. Il Palazzo e gli annessi hanno avuto una storia lunga con alcune fasi che hanno lasciato tracce importanti dal punto di vista figurativo e architettonico. La ricerca storica è stata particolarmente laboriosa è ha messo in luce importanti e antiche preesistenze. Il Palazzo possiede organizzazione planimetrica longitudinale, con forma di “L” rovescia con ampio e bellissimo porticato che si apre sul parco, scalone in pietra che porta al primo piano e ala nord con veste architettonica analoga al Palazzo. Sul retro, attorno alla corte rurale sono organizzati altri e significativi volumi destinati a usi diversi.
STATO DI CONSERVAZIONE
L’utilizzo errato come residenza di basso livello aveva prodotto il classico degrado dovuto all’uso incongruo e quindi gli affreschi erano stati scialbati, i cotti ricoperti con piastrelle e gli impianti avevano scardinato molte murature. Inoltre dalle coperture s’infiltrava l’acqua e dal suolo saliva l’umidità di capillarità. Tutte le facciate esterne risentivano pesantemente della prolungata assenza di manutenzione.
COMMITTENTE
Privato
DATA
2003-2007
CATEGORIA
Progetto di riuso, conservazione, consolidamento e nuovi volumi
LUOGO
Montichiari – Brescia –
Il Progetto
STUDI E ANALISI
Hanno caratterizzato la fase di approccio preliminare approfondimenti storici e analisi strutturali e costruttive per prendere coscienza del contesto materico in modo diretto. E’ stato condotto un rilievo approfondito al punto di vista topografico e diretto; successivamente si sono rilevate e rappresentate tutte le superfici esterne tramite fotopiani.
CARATTERISTICHE DEL PROGETTO E DELL’INTERVENTO
Il progetto di conservazione ha avuto come obiettivo quello di definire puntualmente per ogni materia dell’edificio le tecniche di intervento più opportune e meno invasive al fine di garantire la sopravvivenza, il più possibile autentica, dei materiali, delle finiture e delle strutture.
Il riuso del complesso si lega all’inserimento al piano nobile della residenza della famiglia del committente. I criteri seguiti sono quelli della compatibilità e del mantenimento della distribuzione planimetrica che il Palazzo presentava. E’ stata prevista la residenza principale nel corpo A, un appartamento per i custodi nel corpo B, dei magazzini e garage in quello D. Relativamente alle modifiche al distributivo per rispettare il Palazzo sono stati previsti solo alcuni servizi igienici e il rinnovo dei locali cucina e lavanderia.
Il Cantiere
Si è iniziato dall’accurato ripasso delle coperture nelle quali sono stati conservati tutti gli elementi lignei principali, secondari e di finitura; poi si è passati alle fondazioni che sono state consolidate, e all’umidità di risalita che è stata eliminata agendo con intercapedini e vespai. Particolarmente complesso è stato il tema degli impianti tecnologici che si sono dovuti inserire in un ambiente monumentale e riccamente decorato in quasi tutte le pareti, i soffitti e le pavimentazioni. In questi casi i passaggi sono stati esterni o all’interno di camini oppure negli alloggiamenti dei vecchi impianti precedentemente smurati. Importanti sono stati gli interventi sulle pellicole pittoriche interne ad affresco ed esterne nei quali si è ricercato costantemente la conservazione di ogni frammento e di limitare le modifiche che il cantiere comporta e che a volte sono inevitabili.