PORTA VERONA
Porta Verona a Soave è la principale Porta di accesso alla Città, la più importante architettonicamente e la più conosciuta. All’epoca della costruzione delle mura, secondo il piano urbanistico attuato dal Cansignorio Della Scala nel XIV secolo, il centro abitato si sviluppava lungo un asse principale tra Porta Aquila e Porta Verona, due delle tre originarie porte di accesso alla città, l’una a nord verso la vallata, l’altra a sud verso l’antica via Postumia.
L’organismo edilizio di Porta Verona si compone di due corpi di fabbrica ben distinguibili in quanto a identità statica, costruttiva, storica: la torre (o mastio), edificata insieme alla cinta muraria e la porta antistante addossata in un secondo momento.
STATO DI CONSERVAZIONE
Il manufatto presentava diffusi sia i fenomeni di degrado superficiale sia di dissesto strutturale: I primi erano dovuti all’acqua battente, al vento e al gelo che avevano dilavato la superficie, impoverito i giunti di malta e corroso i laterizi meno consistenti; inoltre altra causa di degrado era provocata dai volatili per i depositi organici e perché con il becco demolivano progressivamente ma continuamente intere porzioni di strutture. Il dissesto era causato da cedimenti e si manifestava con fessurazioni soprattutto sulla grande volta centrale e sui camminamenti in pietra.
COMMITTENTE
Amministrazione Comunale di Soave
DATA
2004-2006
CATEGORIA
Progetto di conservazione e consolidamento
LUOGO
Soave – Verona
Il Progetto
STUDI E ANALISI
Sono stati elaborati un preciso rilievo topografico, un rilievo fotogrammetrico dei prospetti esterni ed interni (sistema Real View tramite scomposizione per piani discreti) e il rilievo diretto delle piante ad integrazione del rilievo topografico. Successivamente sono state realizzate molteplici analisi chimico-fisiche-petrografiche di materiali lapidei e intonaci (studi in sezione sottile e in sezione lucida, analisi al FT/IR e all’XRF).
CARATTERISTICHE DEL PROGETTO E DELL’INTERVENTO
Sebbene le volontà di committenza e Soprintendenza fossero quelle di “ripristinare” forme e caratteri originari il progetto elaborato è stato di assoluta conservazione e cioè di rispetto anche di quel fattore tempo che in modo determinante segna e caratterizza il manufatto anche con le azioni del tempo anche recente. Nel progetto l’edificio non è stato inteso quale contenitore di “valori” storici, artistici, figurativi, ecc. da selezionare, interpretare e modificare tramite operazioni di liberazione o ripristino ma come un “documento stratificato di cultura materiale”. Sotto il profilo tecnico sono state progettate azioni calibrate e puntuali per eliminare il dissesto e il degrado presente sulle strutture e sulle superfici esterne ed interne minimizzando gli interventi tecnici, con il fine di alterare meno possibile la materia storica stratificata dell’importante monumento.
Il Cantiere
Sono stati realizzati importanti interventi di consolidamento statico quali il consolidamento delle Sono stati realizzati importanti interventi di consolidamento statico quali il consolidamento delle fondazioni tramite sottomurazioni, scuci-cuci del paramento murario e dei merli usando elementi simili agli originali rimossi, sono state effettuate iniezioni di malta fluida additivata nel caso di discontinuità muraria e presenza di vuoti interni. Interventi di conservazione dei materiali sono consistiti prima nella disinfestazione dalla vegetazione e nella pulizia puntuale in presenza di croste nere o depositi parzialmente aderenti, poi mediante impacchi ed utilizzo di getti di acqua ed inerti a pressione controllata, quindi sono stati realizzati interventi di consolidamento superficiale nel caso di erosione o disgregazione dell’intonaco di calce presente e dei materiali lapidei, di protezione della sommità dei merli e di generale stilatura dei giunti di tutte le superfici.