PORTA AQUILA- SOAVE – VERONA
All’epoca della costruzione delle mura, secondo il piano urbanistico attuato dal Cansignorio Della Scala nel XIV secolo, il centro abitato si sviluppava lungo un asse principale tra Porta Aquila e Porta Verona, due delle tre originarie porte di accesso alla città, l’una a nord verso la vallata, l’altra a sud verso l’antica via Postumia. L’organismo edilizio di Porta Aquila si compone di due corpi di fabbrica ben distinguibili in quanto a identità statica, costruttiva, storica: la torre (o mastio), edificata insieme alla cinta muraria e la porta antistante addossata in un secondo momento. Tutto il complesso è stato oggetto di un profondo scavo, come si evince dalla diversità della tessitura muraria dell’attuale basamento e dalla quota dell’imposta del portone ligneo d’ingresso che si trova notevolmente al di sopra della quota attuale di pavimentazione. Antistante alla porta si colloca inoltre un’ulteriore costruzione costituita da due setti murari: quello ad Est costituisce il muro di contenimento di un terrapieno mentre quello ad Ovest si trova attualmente completamente isolato.
STATO DI CONSERVAZIONE
Il manufatto presentava diffusi sia i fenomeni di degrado superficiale sia di dissesto strutturale: I primi erano dovuti all’acqua battente, al vento e al gelo che avevano dilavato la superficie, impoverito i giunti di malta e corroso i laterizi meno consistenti; inoltre altra causa di degrado era provocata dai volatili per i depositi organici e per le azioni demolitorie meccaniche sui materiali costruttivi. Il dissesto era causato da cedimenti e si manifestava con fessurazioni soprattutto sulla grande volta centrale e sui camminamenti in pietra.
COMMITTENTE
Amministrazione Comunale di Soave
DATA
2006 – 2008
CATEGORIA
Progetto di conservazione e consolidamento
LUOGO
Soave – Verona
Il Progetto
CARATTERISTICHE DEL PROGETTO
Sono stati elaborati un preciso rilievo topografico, un rilievo fotogrammetrico dei prospetti esterni ed interni (sistema Photometric tramite scomposizione per piani discreti) e il rilievo diretto delle piante ad integrazione del rilievo topografico. Successivamente sono state realizzate molteplici analisi chimico-fisiche-petrografiche di materiali lapidei e intonaci (studi in sezione sottile e in sezione lucida, analisi al FT/IR e all’XRF).
Il Cantiere
INTERVENTI TECNICI
Sono stati realizzati importanti interventi di consolidamento statico quali il consolidamento delle fondazioni tramite sottomurazioni, scuci-cuci del paramento murario e dei merli usando elementi simili agli originali rimossi, sono state effettuate iniezioni di malta fluida additivata nel caso di discontinuità muraria e presenza di vuoti interni. Interventi di conservazione dei materiali sono consistiti prima nella disinfestazione dalla vegetazione e nella pulizia puntuale in presenza di croste nere o depositi parzialmente aderenti, poi mediante impacchi ed utilizzo di getti di acqua ed inerti a pressione controllata, quindi sono stati realizzati interventi di consolidamento superficiale nel caso di erosione o disgregazione dell’intonaco di calce presente e dei materiali lapidei, di protezione della sommità dei merli e di generale stilatura dei giunti di tutte le superfici.