SPAZI ESTERNI PALAZZO CIGOLA MARTINONI
Gli spazi esterni di pertinenza di Palazzo Cigola-Martinoni si organizzano in un due aree verdi distinte e divise dall’ala ovest dello stesso complesso architettonico. La corte e il parco costituiscono già nel Seicento gli spazi di pertinenza del complesso architettonico di Palazzo Cigola Martinoni e divengono con quest’ultimo proprietà comunale nel 1986. Ai giorni nostri, le due aree hanno superfici, destinazioni funzionali e organizzazione degli spazi diversi; infatti il Parco Est si estende per una superficie di 2738,50 metri quadrati ed è uno spazio semi-pubblico, allestito a verde e cortile mentre il Parco Ovest copre un’area di 8549,80 metri quadrati ed è uno spazio pubblico, dotato anche di attrezzature per il gioco dei bambini e strutture temporanee per le feste di paese.
Dalle immagini storiche e dalle informazioni raccolte, si possono evidenziare tre principali fasi storiche: la prima l’attuale corte del parco era divisa da un muro di cinta, ora scomparso, che aveva al suo centro un passaggio di accesso. In un secondo periodo, a seguito dell’incendio che tra il 1852 e il 1895 che distrusse il corpo edilizio che proseguiva verso sud, il cancello d’ingresso è stato spostato nella sua attuale posizione, determinando quindi le dimensioni della corte così com’è visibile oggi. L’allestimento verde di quest’area è stato infine successivamente modificato, in epoca imprecisata, con l’eliminazione dell’aiuola circolare del cortile. Per quanto riguarda il resto del contesto, è interessante notare come nel XVIII secolo il Parco Ovest, pur essendo di dimensioni maggiori, fosse considerato di secondaria importanza e caratterizzato da un disegno geometrico, tipico dei giardini all’italiana, ma debolmente organico, mentre il piazzale di via Europa non esistesse ancora come tale.
STATO DI CONSERVAZIONE
La corte si presentava con una suddivisone netta fra la parte antistante il palazzo in ghiaia e la zona più a sud in cui il giardino si sviluppa sul modello “inglese” con ampia parte dedicata a prato, una porzione d’angolo adibita a ghiacciaia e il resto coperto da un fitto gruppo arboreo. La parte arborea è costituita da alberi di diversa specie e dimensione ed alcuni gruppi arbustivi che dipartono dal fondo della proprietà e proseguono lungo i lati del muro di cinta espandendosi irregolarmente lungo i tre sentieri in terra battuta che vicino il perimetro est raggiungono anche la quota di 2,10 metri di altezza. Per quanto riguarda invece l’area accanto alla zona di sosta di via Europa, si tratta di una superficie minore e con una minore densità di vegetazione, concentrata soprattutto lungo il dislivello che la delimita verso ovest.
COMMITTENTE
Fondazione Pianura Bresciana e Amministrazione Comunale
DATA
2008-2010-2011
CATEGORIA
Progetto di riorganizzazione
LUOGO
Cigole – Brescia
Il Progetto
STUDI E ANALISI
E’ stata condotta una verifica delle singole alberature e individuazione di quei soggetti che richiedevano potature e abbattimenti. Sono stati rilevati tutti movimenti di terreno e le tracce di percorsi e di sottobosco, le viste che caratterizzavano il giardino, le quote planoaltimetriche, il laghetto, la grotta, le tracce di muratura.
CARATTERISTICHE DEL PROGETTO E DELL’INTERVENTO
L’intervento proposto mantiene totalmente la componente arborea e la gran parte di quella arbustiva, organizzando attorno ad essa il disegno riformato del giardino e individuando negli alberi e negli accessi, esistenti ed esistiti, gli elementi prioritari del progetto. Questo scenario si sviluppa quindi nella parte iniziale della corte (per circa 950 metri quadrati di estensione), sino a quello che era l’antico confine tra il giardino ed il piazzale Seicenteschi, che viene così ricreato e soprattutto sottolineato dall’inserimento di un arco lungo il viale di accesso principale. Al di là di questo immaginario confine si contrappone l’inserimento ex novo di quattro aiuole dalle forme geometriche e proprie della tipologia del “giardino all’italiana, perimetrate da una siepe sempreverde in Bosso, divenendo luogo per colture bulbacee (Narcisi, Giacinti, Tulipani e Crocus), cespugli di Rose Inglesi dell’Ottocento e altre varietà annuali di diverso colore, affinché si garantisca una fioritura continua da febbraio a ottobre.
Il Cantiere
Gli spazi mantenuti a manto erboso sono rialzati di circa 10 centimetri rispetto al piano esistente e contenuti da entrambi i lati da una lama in acciaio che definisce il margine rialzato rispetto al resto del prato, consentendo di creare uno scenario il più possibile naturale. I camminamenti sono realizzati in pavimentazione architettonica di ghiaino stabilizzato legato con malta per le zone carrabili e pedonali del Parco Nord e in calcestre per tutti i percorsi interni del giardino della corte. Tutti gli spazi sono illuminati con lampade a Led, sia lungo i percorsi pedonali, che lungo quelli carrabili che per le lampade di illuminazione d’accento da terra che per quelle all’interno delle fontane.