TORRE DELL’OROLOGIO
PALAZZO DOLMABACHE
Situata appena fuori il magnifico Dolmabahce Palace , la Torre dell’Orologio è stata costruita tra 1890 – 1895 dal famoso architetto armeno Sarkis Balyan su ordine del sultano Abdulhamid II. La torre, a conformazione quadrangolare di circa 8,5×8,5 m per quattro piani di altezza complessiva di 27 metri, è progettata in stile neo-barocco ottomano. Il progetto di restauro si inserisce nell’ambito delle operazioni di promozione avviate dall’ICE e dal Ministero dello Sviluppo Economico italiano, nel quadro di un’azione di valorizzazione economico-culturale e di collaborazione commerciale internazionale.
STATO DI CONSERVAZIONE
I lavori di restauro effettuati risentono della cultura turca per cui la propensione è più volta alla sostituzione piuttosto che alla conservazione. Molte parti deteriorate, benché particolarmente decorate, sono state quindi nel tempo sostituite con nuovi elementi lapidei, di natura geologica non sempre simili agli originali. Molte stuccature erano eseguite con malte cementizie e in alcune zone erano presenti alterazioni cromatiche dovute a prodotti usati come protettivi in epoca recente. Lo smog aveva inoltre causato “croste nere” particolarmente visibili sui capitelli delle colonne ai piani mediani.
COMMITTENTE
Ice e TBMM
DATA
2008-2009
CATEGORIA
Rilievo e diagnostica
LUOGO
Istanbul – Turchia
Il Progetto
STUDI E ANALISI
Il progetto è stato svolto in modo dettagliato e con le più avanzate tecnologie, nell’ottica di istituire una sorta di esemplificazione didattica di guida sia nella fase progettuale sia in quella cantieristica per tecnici e operatori della TBMM locale.
CARATTERISTICHE DEL PROGETTO
Si è effettuato un rilievo laser scanner, eseguito da Geogrà s.r.l., da 10 posizioni distanti circa 25-30 metri dalla torre e scegliendo una maglia di scansione pari a 1×1 centimetri uniforme, che a unione delle nuvole di punti, eseguita con il programma madre della leica denominato Cyclone, ha portato ad un errore al di sotto dei 2 millimetri; successivamente con lo scanner hds6000 ad una distanza di circa 5 metri dalla torre con circa 4 stazioni per lato si è eseguito l’intero rilievo da terra, successivamente dalla piattaforma all’altezza di ogni livello della torre, si sono compiute, raggiungendo la copertura totale della torre, tre scansioni per ogni lato con l’unione delle nuvole ad un errore al di sotto dei 4 millimetri ed una di maglia pari a circa 5×5 millimetri. La fase di rilievo mediante analisi visiva ha consentito di rilevare e, successivamente, restituire in formato informatico, il quadro critico dei quattro prospetti, prestando particolare attenzione ai difetti di tipo strutturale. L’analisi ravvicinata ha permesso di completare esaustivamente la mappatura delle patologie strutturali delle superfici dei quattro prospetti, che si possono riassumere in: esfoliazioni superficiali; lesioni; lacerti superficiali di intonaco, ferri ossidati a vista. Le analisi, effettuate da Tecnofuture Service, sono state suddivise tra indagini su elementi lignei (analisi resisto grafica, analisi ultrasonica, misure dell’umidità) e su elementi lapidei (analisi endoscopiche, analisi magnetotermiche, analisi ultrasoniche). E’ stato inoltre effettuato uno studio microstratigrafico, chimico, mineralogico-petrografico, microbiologico su n° 37 campioni di materiali lapidei, malte, intonaci e legni ed uno studio meccanico su N° 4 campioni di carote e cubetti.
Tutti i dati sono stati infine riportati su tavole di sintesi di caratterizzazione dei materiali, relativo stato di conservazione e successivi elaborati di indicazione puntuale degli interventi di conservazione necessari.
Il Cantiere
Il cantiere è stato organizzato in modalità didattica tra tecnici turchi e manodopera locale, adottando tutti quegli accorgimenti per rendere la lettura degli elaborati e la dimostrazione delle operazioni chiara e comprensibile. I lavori sono iniziati con la pulitura selettiva delle superfici, per poi proseguire con l’asportazione delle stuccature incoerenti e sul consolidamento superficiale nonché sulle integrazioni delle parti mancanti e/o ammalorate e/o incongrue. I prodotti utilizzati, tutti di tecnologia italiana, sono stati integrati con inerti locali per adattarsi ai materiali costituenti la torre.